Checklist per e-commerce: la piattaforma ecommerce
Uno degli step necessari per realizzare un e-commerce è la scelta della piattaforma ecommerce, ossia il programma che ospita e permette di gestire interamente il negozio online. Nell’articolo precedente della nostra rubrica sull’e-commerce abbiamo visto quali sono le pagine indispensabili da inserire all’interno del negozio online. Ciò non sarebbe però possibile se, alla base, non vi fosse una base solida su cui realizzare le pagine del nostro ecommerce. Come per ogni progetto, le fondamenta hanno un ruolo determinante per la sua buona riuscita. Nel caso degli e-commerce, le fondamenta corrispondono all’infrastruttura, ossia alla piattaforma che ospita il sito.
Piattaforme ecommerce a confronto: quale scegliere?
Dopo aver definito una strategia e una struttura per l’e-commerce, arriva il momento di selezionare tra le diverse opzioni possibili quale piattaforma e-commerce è la migliore per ogni sito.
Non esiste, infatti, una piattaforma superiore alle altre in assoluto. Ogni infrastruttura è indicata per un certo tipo di vendita, per differenti dimensioni dell’azienda e per importi previsti di fatturato.
Vediamo insieme quali sono le piattaforme per ecommerce più diffuse a oggi e quali sono i servizi e i vantaggi che offrono.

Shopify
Shopify è una piattaforma ecommerce tra le più apprezzate poiché facile da utilizzare e da configurare. Non bisogna avere un proprio sito web, né una particolare conoscenza di base del linguaggio di programmazione. Si tratta, infatti, di un portale dove basta una registrazione per iniziare a costruire il proprio spazio di vendita.
All’interno di Shopify è possibile caricare i prodotti, modificare la grafica e inserire i propri dati di pagamento. Di contro, Shopify trattiene una percentuale su ogni prodotto venduto, oltre a richiedere un pagamento mensile che varia in base alle dimensioni del negozio.
Può essere un’ottima soluzione per iniziare a vendere, ma alla lunga potrebbe non essere più soddisfacente se l’azienda cresce molto e se si cerca un posizionamento utilizzando il proprio nome.
WooCommerce
WooCommerce è un’estensione di Wordpress che può essere installata direttamente sui siti che utilizzano Wordpress come CMS. L’installazione è gratuita, e la configurazione è relativamente semplice. Proprio per questo è uno dei sistemi più diffusi.
Tra i vantaggi della piattaforma ecommerce WooCommerce vanno annoverate la possibilità di integrarlo con tantissime funzioni esterne, installando plugin aggiuntivi spesso gratuiti, l’integrazione con i principali metodi di pagamento e l’approccio semplificato alla modifica dei temi e delle grafiche.
Per essere utilizzato, è comunque necessario avere un minimo di conoscenza sulle funzionalità dei sistemi CMS, come Wordpress, per l’appunto.
Prestashop
Prestashop nasce e cresce appositamente per la gestione degli e-commerce di medie e grandi dimensioni. È un sistema CMS open source in cui tutti gli utilizzatori, programmatori per lo più, possono contribuire creando plugin aggiuntivi per completare le funzionalità dei negozi online.
Prestashop conta su una gestione dei prodotti e delle categorie di catalogo valida e completa. Le schede prodotto includono diverse funzioni, come la gestione degli sconti e delle varianti di prodotto, utili per non creare troppe schede simili tra loro.
La piattaforma ecommerce offre inoltre la possibilità di essere ospitati come hosting e spazio nel loro cloud privato, il Prestashop Cloud.
Un programma come Prestashop offre davvero molto a chi decide di adoperarlo per il proprio negozio online; tuttavia, non è semplice da usare se non si è “del mestiere”, soprattutto per l’ampia varietà di plugin e personalizzazioni disponibili che, se non usati, renderebbero Prestashop un’occasione sprecata.
Magento
Siamo di fronte a uno dei più completi CMS open source disponibili sul mercato delle piattaforme ecommerce. Magento ha una fanbase molto forte tra i programmatori, poiché completo e altamente adattabile a ogni esigenza.
Non mancano plugin che soddisfano ogni richiesta, come la gestione dei prodotti correlati, la personalizzazione del carrello, la possibilità di eseguire un checkout senza registrazione al sito, la comparazione tra prodotti simili all’interno dello stesso catalogo.
Mentre la versione base è gratuita, la versione a pagamento di Magento dà la possibilità di contattare l’assistenza ufficiale per la risoluzione dei problemi. Tuttavia, questa soluzione non è così spesso necessaria, dato che la community che ruota intorno a Magento è davvero attiva e pronta a dare sempre aiuto.
Come per Prestashop, anche Magento non è esattamente alla portata di tutti. L’installazione e la manutenzione richiedono l’intervento di un programmatore, disposto a seguirti spesso per risolvere ogni tipologia di problema – e sì, per un e-commerce vivo e attivo è un supporto indispensabile.
Qual è la migliore piattaforma ecommerce?
Abbiamo qui nominato le infrastrutture ecommerce più diffuse, pur non essendo le uniche disponibili sul mercato (Salesforce, Wix, Squarespace sono altre valide opzioni).
Avrai ormai intuito che, a fronte di una scelta così ampia, definire una piattaforma come migliore su tutte non è possibile. Molto dipende da quanto sei disposto a spendere, a quali guadagni miri e alla grandezza del tuo catalogo, nonché alla tua esperienza.
Se vuoi realizzare un e-commerce per vendere i tuoi prodotti online e non sai da dove iniziare, contattaci. Ti aiuteremo a chiarire ogni dubbio e a trovare la piattaforma ecommerce più indicata per soddisfare le tue necessità.

Ciao, sono Simona e una delle prime parole che ho pronunciato è stata “panna” (penna, ma sono palermitana e tendo ad aprire le vocali).
Ho iniziato a scrivere per raccontare, per informare, per non dimenticare impegni, per appuntare idee e per far divertire.
Così sono finita a fare la copywriter. Con tutto rispetto per tutti, il mio è il lavoro più bello del mondo.
Cosa scrivere su un blog aziendale
La sezione blog del tuo sito è un po’ latitante? Non preoccuparti: sei in buona compagnia. Curare un blog aziendale non è così semplice: si parte sempre con le migliori intenzioni, ma il tempo che richiede la stesura di un articolo finisce spesso per essere dedicato ad altro. Eppure, la presenza di un blog sul tuo sito è un’opportunità unica non solo per attirare nuovi clienti, ma anche per farti conoscere e per aiutare i tuoi clienti a capire i tuoi prodotti, i tuoi servizi e, in generale, il tuo lavoro. In questo articolo capiremo come gestire un blog aziendale, quali sono i suoi obiettivi e come pianificare dei contenuti appropriati per consentirti di crescere anche su Google.
A cosa serve un blog aziendale?
Il blog è un contenitore di contenuti testo, video e immagini che rimangono potenzialmente per sempre all’interno del tuo sito.
La differenza principale con ciò che viene pubblicato sui social network è:
- la durata: mentre un post Instagram, Tik Tok o Facebook ha una vita di massimo 24 ore, un articolo blog continua a rimanere visualizzabile nel tempo, specialmente se è ben indicizzato;
- la collocazione: i post che pubblichi sui social network appartengono sempre ai social network. Ricordiamo tutti cosa è successo quando i social di Zuckerberg non sono stati accessibili per ore… il blog, invece, fa parte del tuo sito, quindi è una piattaforma completamente gestibile da te.
Proprio per questi due motivi, il blog ti consente di arrivare a risultati che nessun social network può garantirti.
Prima di tutto, il posizionamento SEO: facendo parte del tuo sito, ciò che pubblichi sul blog finisce per valorizzare la tua posizione su Google e nei motori di ricerca. Si tratta di quella che viene definita “crescita organica”. Se il blog è ricco di contenuti interessanti, Google continuerà a farti crescere e a far trovare il tuo sito più facilmente a nuovi e potenziali clienti.
Un altro obiettivo del blog è quello di creare un punto di connessione diretto con i clienti, aiutandoli sia nella fase di prevendita che di post vendita.
In altre parole, il blog può diventare un servizio clienti continuamente attivo per suggerire prodotti o aiutare nella configurazione di ciò che è stato già acquistato. In caso di malfunzionamenti, può offrire delle guide da testare prima di contattare il customer service, e ancora può fornire una lista di rivenditori autorizzati facilmente consultabile.
Quando pianifichi dei contenuti per il blog, tieni conto delle ricerche attive degli utenti su Google relative al tuo settore: se intercetti queste domande e le trasformi in articoli esaustivi e completi, puoi diventare più facilmente un leader e punto di riferimento per i clienti che ancora non ti conoscono e per quelli che hanno già acquistato da te.
Infine, il blog contribuisce ad alimentare la tua brand identity. Attraverso articoli che parlano della tua azienda, dei tuoi valori, della mission e della vision, delle persone che lavorano per te, del metodo di lavoro e dei progetti futuri, puoi conoscerti e farti apprezzare a un livello più profondo. Una chiara brand identity è una forte spinta per portare la persone a fidarsi di te e a sceglierti, passando dall’essere prospect a clienti fedeli.
Argomenti per blog aziendale
Arriviamo al dunque: cosa possiamo scrivere sul blog? Come popolarlo con articoli appropriati e interessanti per crescere?
Abbiamo suddiviso in cinque macroaree tutti i temi che non dovrebbero mai mancare in un blog aziendale. Puoi partire da queste per strutturare un piano editoriale e per trovare gli argomenti migliori per il tuo blog.
Parla dei tuoi prodotti
Descrizioni, tutorial, dietro le quinte e long post approfonditi sui prodotti: la maggior parte delle volte le persone stanno cercando qualcosa che risolva un loro problema, quindi un prodotto o un servizio. Nell’ottica di far emergere quindi i tuoi prodotti, dedica alcuni articoli ai prodotti che vendi.
Parla dei tuoi progetti
Cosa bolle in pentola? Quali sono i futuri sviluppi che le persone possono aspettarsi dalla tua azienda? Quali novità potrebbero affacciarsi sul mercato, sul tuo mercato? Tutte queste notizie sono interessanti per mantenere attivo l’interesse del cliente già acquisito verso di te, ma possono stuzzicare anche l’attenzione degli utenti più propensi a seguire e scoprire le innovazioni, i cosiddetti anticipatori del mercato.
Parla delle tua azienda
Prima dei prodotti, prima dei progetti, ci sono le persone. Quelle che lavorano per te, che si impegnano ogni giorno per creare quei prodotti e quei servizi che rendono unica la tua offerta e distinguono il tuo business dagli altri. Le storie attraggono (e vendono) più di qualsiasi altra cosa: mettici la faccia, insieme ai tuoi collaboratori, per raccontare la vita in azienda, sia come professionalità che come relazioni all’interno del team.
Parla del contesto
Ogni azienda ha un suo contesto di riferimento. Chi si interessa al tuo prodotto, è potenzialmente interessato a ciò che avviene in quel settore.
Un classico esempio è il cliente che acquista uno smartphone online: mentre alcuni si limitano solo a leggere le schede tecniche e ad acquistare, molti altri possono interessarsi a ciò che avviene nel settore tech, si aggiornano continuamente sulle nuove uscite e leggono volentieri informazioni di settore.
Il blog è, per questa finalità, un ottimo contenitore per comunicazioni e news relative ad un ramo specifico.
Parla… con i video!
Se pensi che il blog sia utile solo per lunghi contenuti di testo, stai perdendo una grandissima opportunità! Puoi infatti sfruttare le piattaforme del blog per pubblicare i tuoi video, così come faresti su Youtube e su altri canali social.
I contenuti video sono tra i più fruiti per l’infotainment, ossia per un tipo di informazione che viene presentata sotto forma di intrattenimento. Video, per l’appunto, ma anche clip, video corporate, podcast video e molto altro: sono contenuti che alzano il livello della tua comunicazione, perfetti da integrare su un blog aziendale.

Ciao, sono Simona e una delle prime parole che ho pronunciato è stata “panna” (penna, ma sono palermitana e tendo ad aprire le vocali).
Ho iniziato a scrivere per raccontare, per informare, per non dimenticare impegni, per appuntare idee e per far divertire.
Così sono finita a fare la copywriter. Con tutto rispetto per tutti, il mio è il lavoro più bello del mondo.
Checklist per ecommerce: le pagine del sito
Sarebbe bello fare così, pubblichi e non ci pensi più… ma sappiamo bene che le revisioni non sono mai abbastanza, e che resta sempre un certo timore quando si sta per cliccare sul fatidico pulsante che manderà tutto online. La verità è che, se si aspetta di avere tutto perfetto e funzionante nei minimi dettagli, il momento della pubblicazione è destinato ad allontanarsi sempre di più. Quello che puoi fare è assicurarti che tutto l’essenziale sia già pronto per essere visto dai futuri, potenziali clienti che approderanno sul tuo sito. Quali sono le cose essenziali? Vogliamo spiegarti il nostro punto di vista in questa nuova rubrica del nostro blog dedicata agli e-commerce, partendo dalla prima cosa che vedono gli utenti quando approdano sul tuo sito: le pagine.Il pulsante “Pubblica” è proprio lì, attraente, pericoloso, irrimandabile: prima o poi, il tuo nuovo ecommerce deve andare online. Senza paura e senza remore.
Come creare un e-commerce di successo
L’e-commerce non è solo l’estensione di un negozio fisico già esistente. Tutt’altro: ha bisogno di un suo investimento, di persone che lavorano soltanto alla crescita del negozio online, alla relazione con i clienti e alla cura delle spedizioni.
Prima di tutto, però, ha bisogno di essere creato, di trasformare il progetto di vendita in una realtà fatta, principalmente, di pagine web. In questo è prezioso l’aiuto del programmatore, che diventerà tuo stretto amico per gran parte del tempo in cui l’e-commerce sarà in corso di realizzazione – ma anche dopo.
Esistono, a oggi, diversi template base, anche gratuiti, che permettono di realizzare un ecommerce gratis e in poco tempo; possono andar bene per chi ha pochi prodotti o non ha grandi pretese sul progetto di vendita online, ma rischiano di diventare inutilizzabili in poco tempo se l’attività si espande al punto da dover utilizzare più pagine o implementare più funzioni, per i motivi più disparati.
In generale, riassumiamo di seguito tutte le pagine principali che devono necessariamente presenziare all’interno del tuo e-commerce. Questa sarà anche la tua checklist, da usare come elenco base per verificare che tutte le pagine siano già pronte per andare online.
Creare un sito ecommerce: la home page
La home page è senza dubbio la pagina più importante del tuo sito. Il design della home page fa la differenza tra un sito che invoglia a continuare la navigazione e l’acquisto, e un sito da cui invece si è portati subito ad uscire.
Se il bounce rate, ossia la percentuale di persone che escono dalla home subito dopo averla visitata, è alto, potrebbe essere sintomo di una home page che non sta funzionando bene.
La home page, inoltre, è il luogo in cui avviene il primo impatto visivo con il tuo brand, ed è quindi importante che rispecchi la tua immagine online con font, colori e stili coerenti.
Sito e-commerce: le pagine essenziali
Ricorda sempre che chi acquista sul tuo sito sta cedendo i suoi soldi a un’entità che, effettivamente, non vede dal vivo e non conosce di persona.
Le pagine statiche contribuiscono a creare fiducia e a rassicurare i potenziali clienti sugli acquisti.
Ecco un elenco delle pagine da prevedere per qualsiasi e-commerce.
Chi siamo (about page)
È la pagina in cui i clienti si informano sull’azienda e sulle persone che stanno dietro i prodotti che vedono sull’ecommerce. L’about page è il luogo in cui raccontare la storia del tuo brand, la tua visione, i tuoi obiettivi e perché fai ciò che fai; è anche il modo migliore per farti conoscere davvero ed è una delle pagine più visitate proprio per questo motivo.
Pagina contatti
Deve contenere numeri di telefono, email e un indirizzo fisico reale, se previsto; si possono includere anche la chat, i contatti su Whatsapp e Messenger e i bottoni dei social network. Qui i punti di contatto con la tua azienda devono essere chiari e visibili, nonché facilmente raggiungibili.
FAQ
Le Frequently Asked Questions fanno felici sia te che i clienti. Se ben progettate e strutturate, la lista delle domande più frequenti può ridurre considerevolmente le richieste di contatto al servizio clienti, alleggerendo così il carico di lavoro su quel settore della tua azienda. Al contempo, i clienti sono soddisfatti nell’ottenere le risposte che cercano senza ulteriori step.
Termini del servizio
La base legale della tua azienda, per quanto riguarda la vendita online, si trova proprio in questa pagina. Include un elenco completo di cosa è incluso (e non incluso) all’interno dei tuoi servizi, quali sono i termini legali entro cui avviene la vendita e a chi rivolgersi in caso di contenziosi.
Spedizioni, resi e rimborsi
Almeno la metà delle persone che intendono acquistare su un nuovo sito legge questa pagina prima di completare l’acquisto.
Chiarisci bene quali sono i termini per il reso dei prodotti, sia in caso di malfunzionamento non dipeso dal cliente che in caso di ripensamento sull’acquisto. Distingui bene tra diritto di recesso e reso, secondo la normativa di legge, e rispetta tutte le linee guida sulla vendita a distanza. Puoi consultare un avvocato per compilare questa pagina, se lo ritieni opportuno. Meglio mettere nero su bianco tutto ciò che riguarda questi termini, prima di incappare in fastidiose beghe legali!
Privacy
Le persone pongono oggi particolare attenzione alla protezione dei loro dati personali, soprattutto per le continue violazioni sui siti più importanti. La privacy policy e la cookie policy richiedono un impegno particolare, e anche in questo caso ci si può rivolgere a un avvocato per delineare le migliori linee guida.

Ciao, sono Simona e una delle prime parole che ho pronunciato è stata “panna” (penna, ma sono palermitana e tendo ad aprire le vocali).
Ho iniziato a scrivere per raccontare, per informare, per non dimenticare impegni, per appuntare idee e per far divertire.
Così sono finita a fare la copywriter. Con tutto rispetto per tutti, il mio è il lavoro più bello del mondo.