Musica 8D, gli audio che stanno emozionando milioni di italiani
La musica 8D impazza tra i gruppi e come per molti contenuti virali. Tutto è partito da un messaggio audio whatsapp scambiato tra amici. In un paio di giorni è esploso sul web il fenomeno, invadendo profili social e chat.
La musica 8D impazza tra i gruppi e come per molti contenuti virali. Tutto è partito da un messaggio audio whatsapp scambiato tra amici. In un paio di giorni è esploso sul web il fenomeno, invadendo profili social e chat.
Probabilmente anche a te, durante il weekend, è arrivato un link a YouTube o una registrazione audio, accompagnato dall’insolita sigla 8D e dal suggerimento di un amico di ascoltare il pezzo con le cuffie per “sentire la musica con il cervello”.
Così hai indossato le cuffie ed è partita la magia.
Il tuo amico diceva il vero. Suoni, strumenti e voci ti ruotavano attorno, come se fossi sul palco insieme agli artisti e, dopo qualche istante, hai persino chiuso gli occhi dimenticando di aver indosso gli auricolari.
Sono quasi certo anche che tu abbia cercato altre hit in 8D su Youtube, magari le tue canzoni preferite, e mandate ad amici e parenti con lo stesso entusiasmo di chi ha fatto una sensazionale scoperta, perché la felicità è reale solo quando è condivisa.
Accantoniamo le emozioni che anche io come te ho assaporato, e proviamo a comprendere insieme i 3 trucchi che innescano la magia e perchè gli audio 8D riescono a fare vibrare il cuore degli italiani chiusi in casa.
Cosa cambia tra audio tradizionale e musica 8D
La risposta secca sarebbe l’esperienza sensoriale. La cosa particolarmente entusiasmante di questa modalità di ascolto è quella di avere la sensazione di interagire con una realtà audio tridimensionale. I suoni acquistano un corpo e una direzione, che normalmente con la classica stereofonia non percepiamo.
L’effetto sonoro è paragonabile ad un suono che si diffonde nell’ambiente piuttosto che dalle cuffie.
La musica 8D è un illusione
Come per ogni prestigio, anche esiste il trucco.
Per dar vita a questa illusione spaziale, gli ingredienti sono fondamentalmente tre.
- La conoscenza di come il nostro cervello elabora i suoni,
- La gestione digitale di parametri ben precisi (panning, volume, equalizzazione e riverbero)
- Un software concepito hoc
A dire il vero è il software a compiere gran parte del lavoro, a patto che nel suo algoritmo siano codificati gli altri due fattori elencati.
Il padiglione auricolare umano, per sua particolare conformazione, accoglie il suono e il cervello lo registra. A seconda delle frequenze che recepisce, determina da quale direzione arrivi l’informazione, trasferendo anche questa al cervello.
I padiglioni sono anatomicamente orientati in avanti e per questo, se la fonte sonora si trova alle nostre spalle, il suono rimbalza sulla parte posteriore dei padiglioni e sulle eventuali superfici intorno a noi, per poi raggiungere l’interno dell’orecchio con una particolare equalizzazione e una particolare quantità di riverbero.
Un acquisizione del suono non diretta come quella sopra descritta, è ricca di frequenze basse e medio-basse, scarica di frequenze alte invece predominanti in un suono diretto.
Una descrizione semplificata che ci aiuta a comprendere in modo immediato come il cervello distingua un suono diretto da uno indiretto, pesandone le frequenze.
Ecco il primo trucco, l’algoritmo del software utilizzato per realizzare musica 8D, replica questo meccanismo naturale, ritocca i parametri di equalizzazione, più precisamente riverbero, volume e panning (distribuzione del suono tra dx e sx) sapendo che il cervello tradurrà questi valori in coordinate spaziali e distanze.
Capisci ora perchè l’ho chiamata illusione? Il software inganna il cervello, replicando artificialmente qualcosa che accade per natura ogni volta che percepiamo un rumore.
Quando nasce la musica 8D
Nonostante per te e per gran parte del popolo social sia una scoperta freschissima, i brani musicali (e non) in 8D esistono ormai da anni sul web.
Ti sorprenderebbe sapere che è roba vecchia di oltre 50 anni?
L’audio 8D è infatti il risultato ultimo di esperimenti sonori nati con la stereofonia alla fine degli anni 60.
A quel tempo per dare un effetto di ascolto a 360° vennero introdotte le registrazioni binaurali altrimenti note come registrazioni in 3D, realizzate mediante due microfoni orientati in direzioni opposte e attaccati ai padiglioni auricolari della testa di un manichino, così da simulare l’ascolto umano.
Nel 1983 furono l’ingegnere elettronico Hugo Zuccarelli, il bassista dei Nomadi Umberto Maggi e il fratello Maurizio, a compiere un importante passo in avanti nella sperimentazione acustica, brevettando la tecnica dell’Olofonia.
Così l’olofono, un microfono composto da più capsule orientate a 360 gradi, iniziò a registrare l’audio in maniera sferica.
Eppure, come ti ho spiegato prima, L’audio 8D non ha nulla a che fare con microfoni o tecniche musicale.
Cosa significa 8D
La verità? Assolutamente niente.
8D è una raffinata iperbole per fare riferimento all’esperienza sensoriale del suono.
Così come la dicitura “cinema 7D” che, all’interno dei parchi a tema, allude alla multisensorialità offerta da seggiolini tremolanti, schizzi d’acqua e altri stratagemmi puramente “scenografici”.
Si tratta semplicemente di una trovata strategica per rendere accattivante il titolo, tant’è che se adesso cercassi su YouTube, troveresti numerosi video i cui titoli fanno letteralmente a gara a chi ce l’ha più alto (pardon). 9D, 16D e via verso l’infinito e oltre.
Perché sta emozionando gli italiani?
Il motivo per cui la musica 8D sta scaldando i cuori degli italiani costretti a casa dall’emergenza Covid-19 è semplice.
In questo momento tutti noi siamo impegnati a fronteggiare uno status sociale nuovo (l’assenza di relazioni e di contatto umano, il divieto ad incontrare amici e familiari).
Viviamo ogni giorno la sensazione di essere reclusi, impossibilitati a soddisfare i bisogni sociali, immediatamente successivi a quelli primari nella scala dei valori di Maslow, indispensabili per il raggiungimento dei bisogni di sè, terzo e ultimo step della scala.
La musica interviene in modo prepotente con le sue vibrazioni in un momento emotivo particolarmente stressante.
È nota ormai da tempo la qualità terapeutica della musica, che ha effetti benefici su corpo e mente, capace di ridurre la sensazione di dolore (sia fisico che mentale) e depressione.
La musicoterapia parte proprio dall’analisi degli effetti benefici della musica, eccellente vasodilatatore in grado di indurre un’aumentata produzione di endorfine da parte dell’ipofisi. Se lenta e rilassata, la musica è in grado di rallentare il ritmo cardiaco e respiratorio.
Ecco il secondo e il terzo prestigio della musica 8D ai tempi del coronavirus.
Tutti gli effetti salvifici della musica si amplificano con un effetto sonoro così coinvolgente, e si fanno ancor più intensi sui soggetti stressati dall’emergenza sanitaria, inducendoli a dar vita ad un infinito tam-tam di messaggi e condivisioni, con brani eccezionali e toccanti.
Immagina l’effetto di una scarica di endorfine, il cui effetto è paragonabile a numerose sostanze oppiacee, su una persona particolarmente stressata o depressa. La stessa sensazione che prova un maratoneta un attimo prima di tagliare il traguardo, o un cantante nell’acuto clou del suo concerto, o una sposa nel momento in cui pronuncia il tanto atteso si.
Questa è la grande magia della musica 8D.
È arrivato quindi il momento di tornare con i piedi per terra e scomodare il buon vecchio Einstein. Le 4 dimensioni in cui viviamo rimangono le medesime, 3 dello spazio e 1 del tempo.

Gabriele M.
VIdeoMaker