La vita di un social media manager è una bella schifezza! Le giornate si fanno frenetiche soprattutto se gestisci più account su social media diversi come ad esempio Facebook, Instagram, Linkedin, Tik Tok, Pinterest…
Vivi immerso nelle notifiche, tra la creazione di strategie efficaci, l’ideazione di contenuti sempre nuovi e l’indispensabile attività di community management.
È necessario essere sempre sul pezzo e tenere le antenne ben dritte rispetto a cosa avviene nel mondo per cercare di cogliere opportunità e trend topic.
Tutto questo avviene sotto la pressione costante di scadenze, calendari editoriali, campagne da monitorare e ottimizzare per offrire report al cliente con prestazioni ad alta efficienza…e minor spesa.
Un ruolo, tanti professionisti
Se quanto scritto fin qui può sembrare un’esagerazione, ti dico subito che al ruolo di social media management, o SMM, nelle grandi aziende sono destinate numerose professionalità.
Il social media expert, il social media content manager, il social media advisor, il social media analyst, il social media strategist, il community manager.
A questi si affiancano sempre i professionisti della produzione come l’art director, il copywriter, il fotografo e il videomaker.
Non sono modi diversi di dire la stessa cosa. Ognuno di questi ruoli richiede competenze molto specifiche, che lo diventano ancor di più quando si passa da un social ad un altro, ognuno dei quali segue logiche di user experience e content distribution completamente differenti.
I team dei social media stanno crescendo perché crescono le difficoltà a distribuire efficacemente i contenuti raggiungendo il maggior numero di utenti. Ciò significa che è necessario un solido know-how per gestire tutte le fasi di sviluppo dei contenuti. Per farti un esempio reale, le grandi aziende hanno team dedicati ai social che arrivano fino a 100 operatori, impegnati nella gestione dei contenuti e nel customer care.
Ma tu sei solo
E se tutte queste competenze fossero richieste ad un solo professionista?
È ciò che accade per le piccole aziende che assumono un solo addetto ai social media e si aspettano che ottenga risultati pur lavorando da solo.
Oppure è il caso dell’imprenditore che in prima persona decide di imparare il funzionamento delle piattaforme perché non può permettersi un collaboratore dedicato. Anche lui ha bisogno di risultati, perché l’obiettivo finale, in fondo, è sempre lo stesso per tutti.
Vendere il prodotto di più e più volte.
Ecco delle indicazioni preziose per chiunque voglia gestire i social media in modo efficace, come un professionista. O tanti professionisti.
Cosa è davvero il social management
Gestire i social vuol dire identificare il pubblico e sviluppare una strategia di contenuti su misura e una strategia di distribuzione efficace.
L’obiettivo di questa attività è lo stesso del marketing in generale, ovvero identificare i bisogni del target per adottare un messaggio che generi conversazione e conversione.
Così gli utenti interagiscono e dialogano col brand per poi acquistarlo.
L’auspicio è che l’utente possa compiere un percorso così strutturato. Conoscere-Partecipare-Comprare-Risolvere.
Così il social rappresenta il marketing, il commerciale e il customer care. È diventa una risorsa eccezionale.
I social media offrono grandi opportunità di guadagno seppur non nascano per vendere, a condizione che siano gestiti in modo pianificato.
Il potenziale dei social è illimitato. Ogni piattaforma può essere utilizzata per promuovere valori specifici così come per aumentare il traffico ad un e-commerce o ad uno store. O semplicemente per intrattenere e coinvolgere l’audience e rimanere in cima ai loro pensieri.
Più obiettivi vuoi raggiungere, più competenze serviranno, così come risorse.
Da dove iniziare
Se stai per cimentarti sui social per il tuo brand o vuoi rimettere un po’ di ordine il primo passo è fondamentale.
Effettua una ricerca e identifica i social che davvero sono adatti o necessari al tuo brand, in questo modo eviterai di disperdere energie su social in cui il tuo target è difficile da raggiungere o assente.
Un esempio? Se vendi servizi B2B la tua casa ideale è Linkedin, e potrebbe darti risultati migliori di qualsiasi altra piattaforma.
Ecco cosa fare
- Definisci il tuo o i tuoi clienti ideali, specificandone l’età e le principali caratteristiche e comportamenti d’acquisto.
- Stabilisci che tipo di contenuti sei in grado di sviluppare, se testuali, fotografici o video. Questo potrebbe condizionare molto la scelta dei tuoi canali (Puoi approfondire l’argomento a questo link).
- Crea una lista di tutti i social media tenendo conto anche di quelli che conosci meno o non conosci affatto.
- Seleziona quelli in cui i tuoi clienti ideali spendono maggiormente il loro tempo.
I social più noti sono anche quelli che migliorano l’indicizzazione dei tuoi contenuti sui motori di ricerca.
Ad esempio Pinterest è considerata una “fonte d’ispirazione” per moltissimi professionisti e non, ed è uno dei siti meglio indicizzati su Google.
Le tue skills ti guideranno, i tuoi clienti ti diranno la risposta
Se hai dimestichezza con il video editing ma non hai budget o competenze per produrre approfondimenti testuali, potresti rinunciare ad un social molto tecnico e impegnato come Linkedin, in favore di uno più smart e video friendly, come Instagram o ancor meglio Tik Tok. A patto che il tuo target li usi.
Poniti queste domande:
- Quanto posso investire in tempo e risorse per sviluppare contenuti e strategie su ogni piattaforma che scelgo?
- Il mio target di riferimento è presente sulla piattaforma?
- Quanto è popolare la piattaforma?
- I miei competitor sono presenti sulla stessa piattaforma? Sono in grado di posizionarmi come o meglio di loro?
Ti aiuterò a risponderti con questo schema:
clicca sull’immagine per ingrandirla
Definire il tuo target è una priorità
Sai già che i social non sono equivalenti. Su Instagram o Tik Tok non solo troverai un pubblico completamente diverso da quello di Linkedin, ma lo troverai con una predisposizione e uno stato d’animo differenti. Lo stesso utente su Facebook e Linkedin quasi sicuramente pubblica contenuti diversi e presta attenzione a elementi differenti fra le due esperienze social.
Uno dei principali vantaggi nell’analizzare i tuoi follower è che otterrai più facilmente conversioni, ovvero trasformare l’utente in cliente che acquista.
Risparmierai parecchio tempo e, cosa importante, parecchi soldi in campagne o contenuti infruttuosi (Leggi quest’articolo per conoscere quali KPI monitorare per misurare il ROI dei tuoi investimenti)
Definire il tuo target è la priorità. Identifica le buyer personas, per ognuna definiscine quante più caratteristiche possibili e attribuisci il social più opportuno o più adatto per il contenuto che vuoi mostrargli.
Per facilitarti il compito inizia creando 2-3 buyer persona in base al prodotto che vendi. Se ad esempio commercializzi scarpe da uomo, potresti dividerli per fasce d’età o per tipo di scarpa: sportiva, casual, appuntamenti formali. A quel punto anche se il tuo cliente è sempre lo stesso, potresti decidere di postare su Instagram principalmente i prodotti rivolti ai più giovani o i modelli più informali, e raggiungere su Linkedin invece quei clienti più interessati a valutare il pregio dei materiali, i modelli più adatti a occasioni di lavoro o la tua organizzazione aziendale e i valori che esprimi.
Impossibile fare qui un’analisi esaustiva e approfondita, spero che questi piccoli spunti siano sufficienti ad avviare i ragionamenti che dovresti perseguire.
Se hai bisogno di ulteriori input, esistono numerosi tools online che ti possono aiutare a definire le buyer personas, alcuni anche gratuiti, addirittura formulando un vero e proprio avatar.
Che strumenti ti servono
I tuoi utenti non sono tutti uguali. Ci sono quelli che hanno appena iniziato a seguirti ma non sono tuoi clienti, ci sono quelli che ti conoscono da tempo e vorrebbero i tuoi prodotti ma non hanno ancora rotto gli indugi. Ci sono i già clienti che apprezzano il tuo prodotto e vogliono sentirsi parte della tua community.
Sei d’accordo con me che non puoi usare una comunicazione univoca per tutti?
Hai bisogno di strumenti per conoscere e segmentare il tuo pubblico e capire con chiarezza a che “grado di consapevolezza” sono arrivati rispetto al tuo brand.
I tuoi strumenti sono gli Insight. Una parola bruttina che a molti non piace e nasconde un macro mondo di dati e numeri. Eppure è fondamentale ed ogni social ti offrirà i suoi dati per misurare le tue azioni, più o meno approfonditamente.
Attraverso il Business Manager di Facebook, ad esempio, potresti scoprire dati che ora neanche immagini dei tuoi utenti. Scopriresti quali altre pagine seguono, da quali territori, che relazioni vivono e che comportamenti d’acquisto li contraddistingue. E ancora l’età, il sesso, il livello di istruzione, i luoghi che frequentano, se viaggiano e quali altri prodotti e brand seguono. Con l’Analisi di Linkedin puoi scoprirne i ruoli, la situazione lavorativa.
Con strumenti come i tag di Google o il pixel di Facebook puoi tracciarne gli spostamenti online e raggiungerli con le tue campagne anche quando navigano altri siti. Acquisisci dati sui social per sfruttarli nelle campagne adv.
Cos’altro ti serve?
Con questi dati potrai raffinare sempre di più le tue campagne e grazie ai tanti asset di targetizzazione che i social offrono quando componi una campagna, potrai raggiungere gli utenti con messaggi personalizzati in base al loro “stadio di consapevolezza” o desiderio di acquisto.
I social sono i migliori amici di un funnel
Un funnel è un modello di marketing che descrive le fasi di avvicinamento di un individuo, sia offline che sul web, da quando conosce il brand a quando ne acquista i prodotti. Paragonato ad un imbuto perchè visivamente rende l’idea degli sforzi che un’attività deve fare per selezionare, in un gran numero di utenti target, quelli giusti a cui vendere il proprio prodotto.
I social sono il luogo ideale per “conversare” con gli utenti e offrirgli contenuti pensati per far sì che questi ultimi manifestino le loro caratteristiche.
Per usare una metafora, immagina di vendere scarpe da uomo. Dovrai usare i social per chiedere a degli sconosciuti di compiere delle azioni fornendoti indirettamente delle informazioni. Saperle leggere spetta solo a te.
- fra tutti gli utenti attirerai solo gli uomini.
- Fra gli uomini selezionerai solo quelli che amano scarpe come le tue o che hanno il potere di spesa necessario.
- Fra questi dovrai individuare quelli che hanno una buona opinione delle tue scarpe e che le preferiscano ad altri marchi.
- In questi dovrai infondere il desiderio di acquistare le tue scarpe.
Questi finalmente compiranno l’azione per la quale ha investito nelle fasi precedenti. Perché ad ognuna di quelle fasi corrisponde un post, un video, una campagna, un articolo del tuo blog.
La cosa più importante di tutte e che tu acquisisca correttamente e sistematicamente i dati del tuo cliente, ad esempio la sua mail. Sarà sufficiente per abbattere sensibilmente le tue spese pubblicitarie future per raggiungere lui e altri clienti potenziali con caratteristiche simili alle sue. Potrai fare up selling senza dover necessariamente ricorrere ai social, grazie ad un buon CRM che supporti il tuo mail marketing. O se vorrai ricorrere ancora a campagne ads sui social, potrai investire minor budget ottenendo risultati più precisi.
Non è magia, è digital marketing. E richiede conoscenza degli strumenti, studio quotidiano e aggiornamenti costanti.
La creazione di contenuti
Creare i contenuti per fare attività social è la parte più impegnativa e in tutta onestà anche la più onerosa. Servono maestranze specifiche. Ad esempio il copy se hai bisogno di articoli informativi, il fotografo per immortalare i tuoi prodotti, un grafico per personalizzare i tuoi contenuti, un videomaker se vuoi sfruttare la visibilità dei video. Tutti professionisti che dovranno essere coordinati perchè il tuo calendario editoriale digitale (PED) alla fine risulti ricco di contenuti e coerente con la tua idea.
Qualche consiglio veloce.
- monitora i trend topic e pubblica qualcosa di affine o pertinente, esistono degli strumenti che possono aiutarti, come Google News.
- programma contenuti, se in linea con il tuo brand, per le principali festività da calendario o per altre date che rappresentino un valore specifico.
- controlla sempre i risultati dei tuoi post e identifica quelli che piacciono di più al tuo pubblico. Correggi il tiro per il futuro e produci solo ciò che funziona, non ciò che piace a te. Usa gli Insight
- Condividi contenuti dal web affini al tuo brand, come link a blog del tuo settore. Condividere post di altri, parlare delle attività di altri, fare cross-posting sono tutte azioni che gli algoritmi premiano nel distribuire i contenuti, e piacciono alle persone.
- Organizza tutto in rubriche e pubblica secondo uno schema predefinito, abitua i tuoi utenti a contenuti regolari.
- Programma il tuo lavoro e sfrutta le opzioni di pianificazione che ti offrono i social. Per Instagram e Facebook puoi organizzare i post da Creator Studio o usare tools esterni come Hootsuite o Postpickr che sono più completi.
- Fai in modo che altri parlino di te. Fai in modo che altri usino i tuoi hashtag o il tuo tag nei loro contenuti per aumentare la tua visibilità su nuove community.
Vuoi risparmiare sulla creazione di contenuti e provare a gestire tutti in autonomia?
Ecco qualche strumento utile:
- Archivi materiali multimediali – AllTheFreeStock
- Materiale fotografico – Unsplash
- Impaginazione e grafica – Canva
- Montaggio Video – iMovie, Lumen5
- Correzione testi – contacaratteri.it
- Creazione meme – MemeGenerator
- Simulatore di serp – SerpSim
- Per gestire i contenuti e pianificare i PED – Google Calendar, Creator Studio, Hootsuite, PostPickr, Google Spreadsheet
Molti degli strumenti che ti suggerisco non sono opportuni per un professionista. Una agenzia che ha a cuore i risultati per il proprio cliente non dovrebbe (quasi) mai utilizzare foto da stock che risultano sempre molto impersonali. Allo stesso modo Canva non è lo strumento preferito di un art director, cosi come un programmatore storce più che il naso quando vede un sito sviluppato con Wix. Ma io ti avevo promesso che avresti potuto gestire i tuoi social come un professionista dopo questo articolo, per questo mi sembra opportuno suggerirti strumenti che potrebbero metterti nelle condizioni di fare ciò che serve senza ricorrere ad altri.
Sappi però che certe competenze non possono essere sostituite da un tools o da materiale da stock. Ricorda sempre che i tuoi contenuti parleranno di te, dovranno incarnare la tua personalità. I social sono abitati da persone che non sono in cerca di pubblicità ma di relazioni. Per questo vogliono autenticità, genuinità, spontaneità. Possibilmente tutto attraverso il filtro dell’intrattenimento.
Trova un influencer
Gli influencer, anche i micro influencer, possono davvero accelerare la distribuzione dei tuoi contenuti e farti vendere di più.
Fai in modo che il loro supporto sia occasionale e ben definito. L’obiettivo è che ti supportino, non che le tue sorti dipendano da loro.
Se vuoi approfondire l’influencer marketing e capire se può essere utile nel tuo caso, leggi questo articolo che ho scritto qualche settimana fa.

Ciao, sono Nazareno, uno dei BBrothers.
La mia giornata si (s)compone tra letture, strategie digitali, test, scrittura, social media e slide.
Sono un sognatore con i piedi per terra. Mi impegno per essere un punto di riferimento credibile per il mio staff e i miei clienti.
Mi occupo principalmente di copywriting e di tutte le attività editoriali del team.
Imparo ogni giorno qualcosa di nuovo sul marketing digitale che metto a disposizione dei miei clienti.