L’avvento delle Storie su Instagram ha cambiato, se non stravolto, l’utilizzo dell’app. Un posizionamento talmente diffuso e consolidato che oggi le Stories, dopo aver conquistato Facebook, approdano anche su LinkedIn. Cosa sono le Storie di Instagram, che valore hanno per gli utenti e che opportunità offrono alle aziende?

Le Storie di Instagram sono state introdotte il 02 agosto 2016. Palesemente copiate a Snapchat (proprio come i Reels sono un clone dei TikTok) da allora hanno avuto un successo esponenziale, confermato dai 500 milioni di utenti che ogni giorno ne fanno un uso smodato.

Instagram stesso le presenta come un contenuto che ti permette di “condividere tutti i momenti della tua giornata, non solo quelli che vuoi tenere nel tuo profilo”. 

Cosa sono le Storie e perché funzionano?

Si tratta di foto o video, la cui condivisione dura solo 24 ore ed è qui che risiede la loro potenza. La loro evanescenza fa leva, da una parte, sulla necessità inconscia degli utenti di essere sempre online e di “mostrare” il meglio della loro quotidianità, dall’altra sul desiderio dei follower di essere sempre aggiornati e di visualizzare ciò che potrebbe interessargli prima che svanisca. Instagram stesso, infatti, ha dichiarato che le Storie portano gli utenti a frequentare la piattaforma con più frequenza e per un tempo maggiore. 

Urgenza e scarsità in un mix incredibilmente efficace. 

Cosa piace delle Storie? Sicuramente la loro spontaneità e velocità: spesso immortalano dei momenti più naturali, meno artefatti e quindi più divertenti, creando maggiore coinvolgimento degli utenti.

Inoltre, la loro grande dinamicità e varietà, proprio come strumento in continuo mutamento, non le rende mai noiose: basti pensare a tutte le novità introdotte negli anni e al potenziamento delle funzioni iniziali. 

Azzarderei che neanche un Digital Native le padroneggi veramente tutte. 

Perché usare le Storie di Instagram? 

I motivi che dovrebbero spingere ad un utilizzo strategico delle Storie su Instagram potrebbero essere essenzialmente tre: 

1- maggiore visibilità: dato che le Storie si posizionano nella parte superiore della bacheca, sono le prime ad essere viste non appena si accede sulla piattaforma. Ciò significa che saranno le prime ad attrarre l’attenzione dell’utente, oltre al fatto che, scorrendo in modo automatico, permettono di essere viste anche “involontariamente” e senza che l’utente abbia effettivamente cliccato.

2- maggiore possibilità di emozionare l’utente: si tratta di un formato più leggero e di evasione, che permette spesso di immortalare un momento, una sensazione o un pensiero che merita di essere condiviso istantaneamente con chi vi segue. Combinando in modo creativo foto e/o video con palette, scritte, adesivi, filtri, gif e tutti gli strumenti messi a disposizione, è possibile creare dei contenuti in grado di coinvolgere la sfera emotiva in modo molto più impattante di un semplice post sulla bacheca.

3- maggiori possibilità di creare un contatto diretto: le Storie di Instagram hanno ridato vita alla funzione – quasi dimenticata – del Direct Message, la quale rappresenta l’unica modalità per rispondere ad una Storia. Sapevi che in media una Storia su cinque riceve almeno un messaggio diretto? 

Le Storie di Instagram devono essere integrate nella propria strategia di comunicazione su Instagram, seguendo principalmente due logiche: 

1- la sperimentazione: grazie al fatto che hanno durata limitata ( di sole 24 ore) perché non usare le Storie come strumento per sperimentare nuove idee. A maggior ragione se queste non vengono gradite, scompariranno presto! 

Ciò non significa pubblicare senza una preventiva valutazione strategica, che potrà essere costituita da un processo di: 

  1. Brainstorming 
  2. Nuove idee 
  3. Creazione e pubblicazione contenuto 
  4. Analisi delle performance e KPI 
  5. Valutazioni 

Non è Marketing, senza dati. Neppure nelle Storie.

2- il Brand Storytelling: significa saper raccontare la tua offerta legata al contesto in cui prende vita. Quindi rendere protagonista l’azienda, lo staff, la filosofia aziendale, la missione e l’idea che si vuole creare e che arriva al consumatore finale, il quale a sua volta svilupperà aspettative che bisognerà soddisfare ben oltre le 24 di vita del contenuto. 

Hai presente quella sensazione trepidante che provi aspettando il giorno e l’ora esatta in cui la tua serie tv preferita andrà in onda con una nuova stagione? Ti piacerebbe che i tuoi follower provassero anche solo una parte di quella sensazione aprendo l’applicazione in cerca dei tuoi contenuti?

Come si creano le Storie di Instagram?

È davvero semplicissimo – un po’ meno se non sei un millenials, basta lanciare l’app di Instagram o Facebook e, dalla home, cliccare sulla propria icona con il piccolo “+” blu, in alto a sinistra sull’apice dello stream. Ora sei dentro l’editor delle stories e puoi scegliere innanzitutto se produrre:

Video in Diretta: Un video che può sforare i canonici 15 secondi delle storie, arrivando fino a 60 minuti e che potrà essere aggiunto alla sezione IGTV. Il vantaggio principale che offre è che, a differenza delle storie, l’app invia una notifica a tutti i follower avvisandoli della diretta in corso. 

Storia: la modalità originale per produrre una storia fino a 15 secondi.Può essere editata con foto e/o video, aggiungendo degli effetti e applicando filtri o altre opzioni come l’editor di testo, la modalità boomerang o superzoom. Una volta registrato – o caricato un file già pronto dalla gallery – è possibile aggiungere gif e altri elementi visivi, infine includere tag, hashtag, luoghi e citazioni che hanno lo scopo di coinvolgere maggiormente i follower e di aumentare la visibilità del contenuto. 

Reels: è il nuovo formato che nasce ancora una volta dalla capacità di Facebook Inc. di cogliere il meglio dai competitor. Una volta attestato il successo di TikTok e dei sui video estremamente performanti, i reels non sono solo l’alternativa all’app cinese, ma possono includerne i contenuti  che diventano così protagonisti anche su Instagram.  I reels presentano quasi le stesse opzioni di una qualsiasi storia, ma dispongono di una sezione dedicata all’interno dell’app, proprio come le storie. Una distinzione le cui ragioni non appaiono ancora chiarissime e che possiamo presumere vedono oltre la semplice battaglia di quote di utenti a TikTok. 

Come puoi sfruttare le Storie?

Le Storie su Instagram sono fondamentali per mantenere vivo il rapporto con chi ci segue e stimolare la sua reazione e il suo coinvolgimento in modo costante. Le idee di utilizzo sono parecchie e non considerarne i vantaggi sarebbe un peccato: 

  • Sondaggi: usate le Storie per chiedere le preferenze dei tuoi follower tra due prodotti/servizi. un modo divertente e alternativo per coinvolgere il pubblico e avere un feedback rapido e diretto su gusti, preferenze, trend…
  • Consigli: i famosi contenuti “How to” in cui puoi offrire consigli e istruzioni su come eseguire qualcosa, inerente alla tua attività o all’uso del tuo prodotto, o semplicemente su argomenti affini. 
  • Dietro le quinte: racconta il “behind the scene” di qualcosa in particolare, di un evento o di una campagna pubblicitaria, dei processi produttivi o della tua vita privata se sei un personaggio rappresentativo. Sbirciare nelle zone per addetti ai lavori o sbirciare nell’intimità delle star è sempre elettrizzante per il pubblico. 
  • Rubriche settimanali: Scegli dei temi, proponili ai tuoi follower – magari sfruttando i sondaggi – e discutili periodicamente  favorendo dialogo e interazione. L’opzione domanda ti permetterà di fare domande dirette ai follower e rendere le risposte oggetto delle storie successive. 

Consiglio: per qualsiasi tipologia di Storia e qualsiasi argomento, è auspicabile scegliere uno stile – in termini di pallette, carattere, font, hashtag – e di mantenerlo invariato nel tempo ( o almeno di provarci). L’obiettivo principale è quello di essere riconoscibili sempre e in modo immediato da chi ci segue. 

Con che frequenza pubblicare le Storie?

Sicuramente, le Storie vanno alimentate con costanza e creatività: indiscutibile è l’importanza del contenuto iniziale che sancisce il coinvolgimento dell’utente o un flop assoluto, qualora questo non dovesse essere un contenuto di qualità. Quindi sceglietelo strategicamente e con attenzione. 

Esistono alcuni Tool che permettono la programmazione delle Storie e che permetteranno, quindi, di redigere e rispettare un ricco piano editoriale: 

  • Onlypult
  • Later
  • Storrito

Considerato che una storia rimane visibile per le 24 ore successive alla pubblicazione, è preferibile avere dei contenuti sempre presenti nel carosello che ogni utenti visita guardando le storie. Se vuoi essere sempre presente in distribuzione dovrai pubblicare almeno 2-3 contenuti ogni giorno. Ricorda però che è preferibile rimanere in silenzio piuttosto che dire sciocchezze. Meglio non pubblicare che pubblicare cose poco interessanti che potrebbero allontanare i follower. 

Le Stories Highlights 

Le Stories Highlights sono le cosiddette Storie in Evidenza. Si tratta di aggregatori permanenti di Storie, che si posizionano proprio sotto la Bio del profilo Instagram e che prolungano a vita alle Storie. 

Le Storie in Evidenza sono molto utili se concepite “Tematiche”: per mettere in risalto i principali prodotti o servizi offerti, o dei topic su cui si vuole porre maggiore attenzione. Quindi possono essere suddivise per categoria, creando una foto cover, che sia possibilmente coordinata per la Brand Identity e che rappresenti in modo iconico il contenuto. È possibile dare un nome a ciascuna Storia, che sia rappresentativo e lungo massimo 15 caratteri (non tutti visibili).
Molti ristoranti utilizzano le storie in evidenza per mantenere sempre visibile il loro menu, o per raccogliere tutti i contenuti prodotti dai clienti. 

All’interno di ciascuna Storia in evidenza è possibile inserire massimo 100 contenuti dall’archivio delle storie, tra foto e video; superata questa soglia, la Storia in Evidenza viene automaticamente archiviata. 

 

Come misurare la performance delle tue Storie?

Ti raccomando di misurare sempre i risultati che raggiungerai con le tue Storie. Come? 

Monitorando dei semplici indici, quali: 

  • Visite uniche: il numero di persone che hanno visualizzato la Storia. Se rapportato al numero dei tuo Follower è possibile individuare il grado di coinvolgimento del Brand 
  • Tasso di completamento: in quanti visualizzano tutte le tue Storie e in quanti invece abbandonano prima della fine? Quanti touch per passare alla tua prossima storia o a quella precedente e quanti invece per switchare alle storie del prossimo profilo? Valuta il tasso di abbandono e, se alto, ricerca il perché questo accada. 
  • Risposte ai messaggi: i messaggi diretti sono una chiara riprova del coinvolgimento dei propri Follower. Stimola il dialogo e fai in modo che gli utenti debbano restituirti un feedback sul contenuto. In questo modo la portata della tua storia aumenterà arrivando anche a utenti che non sono ancora tuoi follower. 

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Silvia Li Vecchi

Ciao, sono Silvia Li Vecchi.
Marketing Addicted: mi piace il Marketing in ogni sua accezione.
Parlare, comunicare e instaurare relazioni: il network è alla base di tutto. Credo nell’educazione al Bello e che le Creatività nutra l’anima.
Danzo da quando cammino e Cucino per divertirmi (e perché mi piace mangiare!).
Enjoy.